La creazione interroga la relazione all’altro, allo straniero, all’intruso, a ciò che è altro da sé.
ICI, LA-BÀS è “il luogo dell’assenza del luogo, il non-luogo, da nessun parte” (Georges Perec).
Lo straniero, qui / ici, è colui che segue un territorio invisibile, che non esiste. Colui che porta nei suoi sogni il luogo chiamato, laggiù / là-bas.
Stranamente, lo straniero ci abita: è la faccia nascosta della nostra identità.

In scena, due danzatrici ed un musicista ci conducono con energia ed entusiasmo in un viaggio divertente e poetico.
Ispirata dagli scritti dell’autore di Ellis Island, questa creazione nasce dalla volontà di condivisione e di interazione con un pubblico, il più possibile eterogeno.
Lo spettacolo si nutre di situazioni spaziali e temporali, di percezioni, di evocazioni legate a luoghi della nostra storia reale o immaginaria. Il linguaggio dei corpi, della parola, della musica da’ vita ad associazioni poetiche, risvegliando sensazioni e molta ironia, proponendoci la traversata di un luogo inarrivabile, geograficamente inesistente.
ICI, LA-BÀS, un dolce invito a porci domande in merito a temi attuali quali l’immigrazione ed il sentimento di esilio.

Con una pratica interdisciplinare, la compagnia Héliotropion sviluppa un lavoro di creazione, abbattendo le frontiere tra diversi ambiti artistici.
Da molti anni fino ad oggi, la Compagnia Héliotropion ha condotto un’opera di sensibilizzazione in diversi paesi in Europa (Italia, Polonia, Germania, Ungheria) e nel mondo (Siria, Marocco, Armenia, Brasile) con realtà e strutture di ambito culturale, scuole di formazione, e, con alcuni centri culturali francesi.
La compagnia realizza spettacoli, performance, creazioni in situ, legate ai luoghi ed ai diversi pubblici. Un importante ambito di indagine è costituito dalla creazione musicale e sonora e dalla relazione tra danza, arti numeriche, musica e testo.