produzione: lelastiko 2002
Ideazione e coreografia: Marina Rossi
Creato con e danzato da: Alessandra Bortolato, Marina Rossi, Daniela Visani
Suoni e musiche: Davide Bonetti, Vittorio Guindani
Allestimento scenografico: Davide Bonetti
Disegno luci: Sergio Martinelli

...Come possiamo spostare le nostre frontiere? Quali frontiere vogliamo spostare?

Ognuno cerca alla sua maniera. Noi possiamo spingere più lontano i nostri limiti, provocando una collisione con quelli degli altri, in un luogo abbastanza comune da poter diventare unico, capace di trattenere l'impronta dei corpi, di suscitare ricordi, di intrappolare l'estensione delle figure che gli si delineano davanti per poi farla ricadere a pioggia su chi si avvicina..

Uno spazio dove la luce sa nascondere o svelare, o attendere il momento buono per mangiarsi l'ombra. Un luogo che rivive una sua memoria ed inventa la propria evoluzione. Fino a non lasciare di sé che una spoglia, che definisce la frontiera, lo spazio tra-tra, la prima pelle che perdiamo camminando sul bordo.

Musica e luce interagiscono con la coreografia all'interno della creazione, in uno spettacolo che valorizza l'apporto creativo dei suoi interpreti nel confronto tra musica dal vivo, dj set, voce, trampoleria, disegno luci e danza contemporanea.

Presentato a:
DanceProject, Teatro Miela, Trieste, 2003
International Festival of Performing Arts Ogledalizacija,
Chamber Scene of Serbian National Theatre, Novi Sad - Serbia, 2002
Lune di Teatro, Polpenazze (Bs), 2002
Lavori in Pelle, Alfonsine (Ra), 2002
Sconfini, chiostro di S.Cristo, Brescia, 2002
Forme Formati Visioni, Brescia, 2002
Palcodanza, Teatro Odeon, Lumezzane (Bs), 2002